Ormoni e menopausa
5 anni 1 mese ago
La menopausa è vissuta dalle donne in modi molto differenti; per alcune è una tranquilla transizione che a volte rappresenta un vero e proprio sollievo, per altre invece rappresenta l’incubo di nottate insonni, vampate di calore e più in generale un peggioramento dello stato di salute.
Per alleviare i sintomi e ridurre i rischi legati alla menopausa (osteoporosi in primis) per decenni sono stati prescritti ormoni sintetici sotto foma di pillole, cerotti o anelli vaginali come terapia ormonale sostitutiva. La terapia può essere costituita dai singoli estrogeni (generalmente somministrati alle donne che hanno subito una isterectomia) oppure da estrogeni e progesterone associati.
Negli anni 2000 si notò però un incremento della frequenza di tumore mammario nelle pazienti che facevano uso della terapia combinata (estrogeni e progesterone). La paura di sviluppare il tumore causò una ovvia riduzione della prescrizione che a sua volta causò un collaterale incremento del rischio cardiovascolare, osteoporotico e di declino cognitivo (tutti collegati alla menopausa).
I dati statistici che abbiamo oggi a disposizione, dopo decenni di osservazione, confermano che se comparate con chi non ha mai assunto la terapia ormonale sostitutiva, le donne che l’hanno iniziato subito dopo l’arrivo della menopausa hanno un rischio di sviluppare un tumore mammario invasivo significativamente aumentato. Si è visto inoltre che il rischio aumenta in relazione alla durata della terapia; più è di lunga durata maggiore sarà il rischio. L’interruzione della terapia si associa ad una riduzione del rischio solo dopo 10 anni dalla sospensione.
Un altro dato importante emerso negli ultimi anni è relativo al rischio di sviluppare un tumore mammario nelle donne con un BMI superiore a 30 (obesità). Nelle pazienti obese le concentrazioni ormonali legate all’assunzione della terapia sostitutiva sono profondamente influenzate dalla produzione endogena di ormoni (Il tessuto adiposo è capace di produrre estrogeni). La terapia ormonale sostitutiva aumenta il rischio di sviluppare un tumore mammario al pari dell’obesità.
In definitiva l’utilizzo della terapia ormonale sostitutiva andrebbe sempre valutata caso per caso in funzione della severità dei sintomi, valutando la presenza i fattori che controindichino la terapia (pregresso tumore mammario, cardiopatia e pregresso ictus) e del BMI. In ogni caso la durata della terapia dovrebbe essere limitata a 5 anni.
References:
Joanne Kotsopoulos. Menopausal hormones: definitive eidence for breast cancer. Lancet 2019 (pubblicato il 29 Agosto 2019) (https://doi.org/10.1016/S0140-6736(19)31901-4)
Scrivi un Commento